Più
che una serie di curiosità,
questa volta la sottoscritta, Sara, userà questo spazio per
i ringraziamenti.
Grazie
a tutti coloro che ci
hanno seguito in questa lunga storia e a quelli che hanno contribuito a
crearla, da Fabio ai giocatori, fino ai lettori di modus operandi.
Non
c’era modo di concludere
altrimenti le vicende: Darcus andava fermato. Cutty stava ormai agendo
lontano
dalle disposizioni dell’Ordine ermetico del Crepuscolo
d’Argento, dunque la
Loggia di Standford non è intervenuta. Chissà, in
futuro potrebbe ripresentarsi
all’improvviso nella vita dei protagonisti – o
quantomeno di Alexander
McCrindle.
Un
Alexander al quale sono stati
forniti dei poteri, che ritenevo indispensabili per contrastare Darcus.
Alla
fine, però, è stato lui stesso a scegliere come
morire, perché fare sporcare le
mani di Alexander con il sangue di un consanguineo avrebbe avuto delle
ripercussioni sul suo stato mentale – e i giocatori
de Il Richiamo
di Cthulhu
conoscono l’importanza del punteggio di Sanità
Mentale.
La
battaglia è stata complicata
da scrivere, perché non sono una fan degli scontri: non amo
leggerli, non amo
scriverli, ma sono soddisfatta del risultato. Né troppo
dettagliato, né troppo
superficiale. Ho dovuto ovviamente uccidere dei personaggi secondari,
tuttavia
serviva che Pain rimanesse in vita, perché le sue azioni
passate avranno delle
conseguenze nell’immediato futuro.
Il
finale scelto per ciascuno dei
personaggi mi è sembrato quello più consono a
ciascuna caratterizzazione.
L’addio tra Ellen e Michael lascia un retrogusto amaro,
però è opportuno: come
riflette lei nelle ultime righe, i legami che hanno cementato sono
serviti a
cambiarli, a renderli diversi su alcuni frangenti. Per proseguire la
sua
storia, Ellen ha bisogno di rimanere sola.
Grazie
ancora di essere stati con
noi!